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C'era una volta una bambina siriana di nome Malak.
A causa della guerra dovette scappare in un paese lontano. Iniziò il suo viaggio con i genitori su una vecchia barca. Durante il viaggio, una tempesta improvvisa fece agitare il mare: il cielo si oscurò e onde gigantesche travolsero la barca, che essendo affollata e fragile si spezzò e tutti i profughi finirono in mare.
Malak era impaurita, non vedeva più i suoi genitori.
Tra il suono rombante dei tuoni e il chiarore improvviso dei fulmini, vide un drago.
Era grandissimo, le sue scaglie rosso fuoco contrastavano con il cielo tempestoso. Malak si spaventò ancora di più, non vedeva nessuno dei suoi compagni di viaggio e questo mostro enorme che arrivava dal cielo la spaventò fino a farla svenire. Il drago a gran velocità si tuffò in mare e tra le onde minacciose afferrò Malak con gli artigli e la portò in salvo. Il drago si prese cura di Malak e s'impegnò a proteggerla per sempre.
Dopo dieci anni...
Malak nonostante la perdita dei suoi genitori e dei suoi amici è cresciuta in forza e bellezza. Aveva voglia di ritornare nella sua terra ma non osava dirlo per paura di offendere il suo salvatore. Espresse il desiderio di poter volare insieme a lui.
Il drago Helmrik, che per tanto tempo l’aveva nutrita e curata decise di farla provare: si abbassò e la fece salire sulla sua schiena. Malak, nonostante il timore iniziale, chiuse gli occhi e si fece trasportare in alto, sempre più in alto. Malak non si sentiva così felice da prima che iniziasse la guerra in Siria. Volava spensierata insieme al drago, un senso di libertà la fece sentire leggera e sollevata, lì in alto nel cielo si sentiva più vicina alla sua famiglia, si sentiva a casa.
Sopraggiunse il chiarore del tramonto, che sovrastò il cielo azzurro. Malak e Helmrik decisero di scendere a terra e di riposare. Si fermarono al limite di una fitta foresta.
Mentre cenavano sentirono il rumore di alcuni passi provenire dall'interno della foresta.
Era buio e non vedevano nulla, poi intravidero una sagoma oscura. Mentre avanzava si vedeva sempre di più: videro delle vesti nere svolazzare al vento, i capelli scuri come la notte, e gli occhi...
Era lei. Helmrik la riconobbe subito. Era Tenebris, la vecchia strega che anni addietro l’aveva incantato. Tenebris voleva diventare regina e per raggiungere il suo scopo aveva cercato di sposarsi con il buon principe del regno di Tranquillitas. Ma il principe aveva scoperto che Tenebris voleva rendere schiavi gli abitanti del regno e non la accettò come sposa. Tenebris che era una strega malvagia cercò di uccidere il principe, ma una misteriosa forza lo proteggeva; così decise di trasformarlo in un drago sperando che la rabbia e l’aspetto mostruoso lo rendessero con il tempo cattivo.
Ora era venuta a verificare il suo piano malefico.
Malak intuì che qualcosa di brutto poteva accaderle e scappò insieme a Helmrik. La strega aveva percepito una magia antica avvicinandosi a Malak, una magia forte e potente ma ancora troppo giovane e quindi vulnerabile. Decise di seguirli e di sconfiggere Malak e sposare Helmrik dopo averlo fatto ritornare uomo. Passarono pochi giorni e
Malak e il drago iniziarono a sentirsi più sicuri. Mentre Helmric stava dormendo e Malak era seduta sulla riva del mare, ammirando il cielo e ricordando la sua terra la strega li raggiunse, le si avvicinò lentamente e la catturò.
La portò in una caverna la imprigionò dentro una gabbia di un vetro magico, Tenebris non riusciva a capacitarsi, Malak avrebbe potuto usare la sua magia, perché non lo faceva? Poi capì: Malak non sapeva di essere magica.
Quando Helmrik si svegliò e si accorse che Malak non c'era più fu preso dalla disperazione. Con impeto e coraggio si mise a cercarla, vide alcune impronte prima sulla sabbia, poi sulla terra. Le seguì e giunse in una oscura caverna.
Tutto in quel luogo era dominato da un caos terribile.
La strega era seduta su un trono accerchiata da scheletri che saltavano fuori dalla pietra del pavimento. Erano armati di spada e indossavano una potente armatura.
Molti scheletri proteggevano una grande gabbia di vetro. E in quel momento Helmirik vide Malak.
Furioso aprì la bocca e sputò tanto fuoco che l'oscurità della caverna diventò soltanto un vecchio ricordo.
Gli scheletri si slanciarono contro il drago infuriato ma diventarono presto cenere e la stessa strega si rigirò a terra dal dolore.
Tenebris lanciò un incantesimo e Helmrik si ritrovò incatenato. La strega iniziò a torturarlo descrivendogli i mille modi orribili in cui avrebbe ucciso Malak e che lui sarebbe rimasto un mostruoso drago dimenticato da tutti e da nessuno amato. A quel punto Malak lesse il terrore negli occhi di Helmrik e una forza interiore la pervase, qualcosa di forte che aveva sempre percepito ma mai aveva provato ad usare.
Tenebris capì che doveva agire subito e lanciò un incantesimo di morte verso Malak, Helmrick, impavido, si frappose con un enorme sforzo per liberarsi dalle catene fra le due e disse a Malak che la amava.
Malak, si sentì invasa da troppe emozioni e tra le lacrime chiamò Helmrik con il suo nome umano: Almerigo “il forte difensore” la forza che sentiva dentro sfuggì al suo controllo e la campana di vetro si ruppe in mille pezzi. Uno raggiunse il cuore di Tenebris che con un ultimo gemito di dolore spirò.
Malak aveva gli occhi accecati dalle lacrime di amore, di gratitudine e di dolore verso il drago che l’aveva salvata, nutrita, protetta e amata senza chiederle mai nulla in cambio. Quel drago che lei aveva amato a sua volta. Lo credeva morto, ma quando la vista le si schiarì non riusciva a vedere il corpo di lui da nessuna parte.
Fu spaventata da una figura nuova, un uomo con un lungo matello rosso addosso. Lei voleva scappare, dove era finito il corpo di Helmrik? Chi era quell’uomo? Perchè il suo volto le era così familiare se non lo aveva mai visto prima? Lui la chiamò: - Malak! Grazie!
Lei non capiva. Ma quella voce! Il suo nome pronunciato con così tanto affetto. Poi lo guardò negli occhi e lì vide lo sguardo di Helmrik. Lo riconobbe e non ebbe dubbi.
Helmrik le raccontò la sua storia e le disse che solo chi avesse pronunciato il suo nome da umano con amore e sincerità poteva spezzare l’incantesimo.
Malak fu presa dalle emozioni e si ricordò di quella forza che le aveva permesso di salvare Almerigo e se stessa. Fu Almerigo che le spiegò che lei era l’ultima creatura magica tra gli umani e lui aveva il compito di salvarla perché forze oscure volevano distruggere la Terra.
Ritornarono nel regno di Tranquillitas e lì si sposarono tra la felicità del popolo e dei genitori di Almerigo.
Malak potè imparare a scoprire e controllare la magia grazie alle fate e ai folletti del bosco incantato e decise di ritornare in Siria, di liberare il popolo affamato, schiavizzato, ferito e di impedire che altri bambini soffrissero il dolore che aveva vissuto lei.
FINE
Ricercare il nome del Drago-Principe non è stato semplice, l’idea era trovare un nome per entrambi che significasse DIFESA. Grazie a diverse ricerche e traduzioni, con l’aiuto di traduttori online ed etimologie e significati di nome, i bambini hanno scelto:
Principe >>> Almerigo: potente difensore/generosità
Drago>>> Helmrik (dal tedesco:helm=difesa; rik=potente;)